Perché hai scelto di lavorare nell’industria cinematografica?

Mi piace scrivere e raccontare storie che vengono dalle mie esperienze personali e dai miei sentimenti per stimolare una riflessione. In questo processo, le immagini sono molto importanti. Sento che il cinema è la modalità espressiva giusta per me per poter parlare in maniera concreta di questioni astratte come le relazioni umane, la morte e il lutto.

“Infine, il cinema è l’arte che più mi parla e mi trasmette emozioni.”

C’è anche la musica, purtroppo non sono un musicista.

Come ti approcci alla sostenibilità ambientale?

La sostenibilità ambientale è molto importante per me. Faccio attenzione a ciò che mangio, dove compro frutta e verdura, preferisco sempre farli disimballare, sono attento al riciclaggio e non compro mai acqua in bottiglie di plastica, giro sempre con la mia borraccia. Queste sono alcune delle mie sane abitudini. Penso che questo sia un processo mentale di rispetto e ascolto.